Le indiscrezioni concordano: Gabriele Corsi è in pole per condurre Sanremo Giovani 2025 al posto di Alessandro Cattelan, con un possibile ruolo anche sul palco del Festival di Sanremo 2026 accanto a Carlo Conti. La mossa arriverebbe dopo l’uscita di Cattelan dall’orbita Rai, spingendo Viale Mazzini a puntare su un volto popolare e trasversale per blindare il percorso dei talenti verso l’Ariston.
Sanremo Giovani: Corsi in pole
Alcune testate riportano che Corsi è “ad un passo” dalla conduzione di Sanremo Giovani, il format che seleziona le nuove proposte in vista del Festival, in sostituzione di Cattelan. A rafforzare il quadro c’è l’ipotesi di un coinvolgimento di Corsi anche durante il Festival 2026, con affiancamento a Carlo Conti in una o più serate, scenario ripreso da più fonti televisive. Il rumor è stato amplificato anche sui social dedicati all’intrattenimento, segnale di una trattativa percepita come avanzata negli ambienti di settore.
Il caso Cattelan e la svolta Rai
A fine 2024, Carlo Conti aveva annunciato Cattelan alla guida del nuovo Sanremo Giovani in versione “talent” su Rai2, oltre al ritorno del Dopofestival in sua conduzione, disegnando un doppio ruolo centrale nel percorso verso il Festival 2025. Nel 2025 però lo scenario cambia: Cattelan è fuori dalla Rai e racconta dal palco le difficoltà dell’ultima stagione, lasciando uno spazio strategico che la Rai intende coprire rapidamente con un nome di peso. In questo contesto si inserisce Gabriele Corsi, mentre indiscrezioni smentiscono che il “piano B” possa essere Stefano De Martino per Sanremo Giovani, indirizzando l’attenzione su un profilo diverso, ma più “delicato”.
Perché proprio Gabriele Corsi
Corsi porta in dote esperienza di conduzione live, ironia e ritmo radio-televisivo, oltre a una familiarità con l’ecosistema Sanremo maturata anche attraverso il PrimaFestival 2025. La sua cifra pop, nata dal Trio Medusa e consolidata tra radio e tv generalista, lo rende un “ponte” efficace tra pubblico giovane e platea generalista, un tratto chiave per un talent che deve raccontare artisti emergenti senza perdere appeal mainstream. Il profilo offre inoltre flessibilità per un’eventuale co-conduzione al Festival, formula già ventilata per dare respiro alle serate e valorizzare la coralità del racconto sanremese.
Sanremo Giovani, come cambia il format
Il progetto varato da Conti ha ridisegnato Sanremo Giovani come un vero talent in cinque serate, con tappe, valutazioni progressive e una finale che consegna i posti all’Ariston, aumentando la serialità e il coinvolgimento del pubblico. In questa cornice, il conduttore è decisivo: deve saper “stare” con i ragazzi, scandire sfide ed eliminazioni e al contempo misurare toni e tempi televisivi, un equilibrio in cui Corsi è ritenuto affidabile dagli addetti ai lavori. L’eventuale scelta di Rai su Corsi, dunque, non sarebbe solo un rimpiazzo, ma una scelta editoriale coerente con il nuovo impianto narrativo del percorso Giovani.
Verso Sanremo 2026
L’ipotesi di vedere Gabriele Corsi sul palco del Festival di Sanremo 2026 accanto a Carlo Conti suggerisce una strategia in due tempi: testare la guida su Sanremo Giovani e capitalizzare poi in prima serata sull’Ariston, con innesti mirati di co-conduzione. Più fonti convergono su questa possibile estensione del ruolo, segnale che la Rai stia costruendo una “filiera” coerente dall’access alla prima serata per rafforzare il brand Sanremo nel biennio. Intanto, il tam-tam social e il dibattito di settore tengono alta l’attenzione: le prossime mosse di Viale Mazzini chiariranno tempi e schemi, ma la direzione appare tracciata.
Cosa aspettarsi nelle prossime settimane
Se la scelta ricadrà su Corsi, i primi effetti si vedranno già nei promo e nella costruzione del racconto dei talenti, con una conduzione capace di mescolare empatia e intrattenimento. Per il pubblico, Sanremo Giovani 2025 potrà confermare il salto di qualità del format “a tappe”, mentre l’orizzonte 2026 apre alla possibilità di una squadra di palco più corale attorno a Conti. In ogni caso, la partita è strategica per la Rai: presidiare la pipeline dei talenti e consolidare la narrativa sanremese su più piattaforme e target è oggi la chiave della leadership nell’intrattenimento musicale.
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