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Accordo siglato tra Rai e Comune di Sanremo. Più città nel Festival, conferma fino al 2028

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Il Festival di Sanremo resta all’Ariston almeno fino al 2028, con possibilità di proroga fino al 2030. La novità è un patto più chiaro tra Rai e Comune e una città ancora più protagonista durante la settimana della musica.

Cosa prevede l’accordo

La Rai e il Comune hanno definito una convenzione che copre le edizioni 2026, 2027 e 2028 del Festival di Sanremo, con la facoltà di estenderla per altri due anni. Oltre alla messa in onda, il cuore dell’intesa è un coordinamento stabile tra Viale Mazzini e Palazzo Bellevue, con un osservatorio che seguirà passo per passo l’organizzazione. Sul piano dei passaggi formali, dopo l’ok del Cda Rai, il documento va alla firma dell’amministratore delegato, poi torna in municipio per l’approvazione della giunta e la determina finale di aggiudicazione.

Le cifre in parole semplici

Il Comune incasserà 6,5 milioni di euro l’anno più l’1% degli introiti pubblicitari legati al Festival. È un’entrata importante, pensata per sostenere servizi, mobilità, sicurezza e l’accoglienza in città nei giorni più caldi. Con l’osservatorio permanente sarà più facile orientare le risorse dove servono davvero, dagli spazi pubblici agli eventi diffusi.

Una città piena di palchi

La macchina-Festival è già partita. L’assessore al Turismo Alessandro Sindoni sta lavorando con Rai Pubblicità per scegliere le location delle iniziative collaterali e organizzare nuove aree per dirette e collegamenti. L’idea è semplice: più palchi in città, più contenuti live, più pubblico coinvolto e più opportunità per gli sponsor. Negli ultimi anni il lavoro di Rai Pubblicità ha fatto crescere molto gli incassi del Festival, e questa impostazione diventerà ancora più visibile.

Il nodo dei costi per i discografici

Durante la settimana di Sanremo, per le etichette i costi di logistica possono essere alti. Le richieste arrivate da Fimi e da major come Warner e Sony puntano a rendere più sostenibile la trasferta. Il Comune vuole aprire un tavolo con le associazioni di categoria cittadine per trovare un equilibrio: tutelare l’indotto locale e, allo stesso tempo, facilitare il lavoro di chi porta artisti, staff e promozione in Riviera.

Carlo Conti prepara la 76ª edizione

Con la cornice definita, Carlo Conti è già al lavoro sui contenuti del 2026. In radio ha confessato un sogno: avere Vasco Rossi come super ospite e magari aprire con “Albachiara”. È un desiderio, non una promessa, ma dà il tono dell’ambizione. Intanto circola l’idea di un Dopofestival rinnovato con Nicola Savino alla guida, se si deciderà di rimetterlo in palinsesto.

Le novità in casa Rai

Dal Cda arrivano anche aggiornamenti interni utili a capire il contesto. Massimo Cappelli diventa il dirigente responsabile dei documenti contabili dal 1° ottobre 2025. Dopo l’uscita di Monica Maggioni, la vice direttrice anziana Sabina Sacchi ha assunto ad interim la guida editoriale dell’Offerta informativa. In arrivo anche i nuovi palinsesti di Rai Radio, che verranno presentati il 23 settembre. Saluti e ringraziamenti a Marco Brancadoro, Cfo uscente a fine mese.

Perché conta per Sanremo

Questo accordo porta stabilità e investimenti, fa crescere il ruolo della città e apre il dialogo con l’industria musicale. Significa un Festival più ricco di luoghi, storie e musica, con benefici concreti per cittadini, imprese e spettatori. Più Sanremo nel Festival e più Festival dentro Sanremo: una strada chiara verso il 2026.


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