Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra, arrangiatore e volto televisivo tra i più popolari, è morto a 69 anni all’ospedale San Camillo di Roma nel pomeriggio dell’8 novembre, dopo una complicazione improvvisa comunicata da fonti vicine e confermata dalle principali testate nazionali. Figura iconica del Festival di Sanremo, ha reso familiare la direzione dell’orchestra al grande pubblico, unendo rigore musicale e presenza garbata sul piccolo schermo.
Biografia e primi passi
Nato a Napoli il 17 marzo 1956, Giuseppe “Peppe” Vessicchio ha iniziato il suo percorso collaborando con artisti della canzone d’autore e del pop italiano, distinguendosi presto come musicista completo e arrangiatore di valore. La sua formazione eclettica lo ha portato a muoversi con naturalezza tra studio, palchi televisivi e teatri, costruendo una credibilità riconosciuta trasversalmente.
Lo storico legame con il Festival di Sanremo
Il pubblico lo ha identificato con il Festival di Sanremo, dove per decenni ha diretto l’orchestra accompagnando interpreti e brani entrati nella memoria collettiva, diventando una presenza attesa ad ogni edizione. La formula “Dirige l’orchestra il maestro Peppe Vessicchio” è divenuta parte dell’immaginario del Festival, contribuendo alla sua popolarità intergenerazionale.
Collaborazioni e successi
Nel corso della carriera ha lavorato con numerosi protagonisti della musica italiana, spaziando tra generi e contesti, e firmando arrangiamenti che hanno valorizzato interpreti e canzoni di repertori diversi. Il suo operato è stato associato a risultati di rilievo nelle principali rassegne, consolidando un profilo professionale di primo piano.
Televisione e riconoscibilità pop
Oltre a Sanremo, la sua popolarità è cresciuta grazie alla televisione, come ad esempio con Amici di Maria De Filippi, dove ha portato in prime time il mestiere del direttore d’orchestra con tono misurato e accessibile. Questa dimensione lo ha reso un riferimento riconoscibile anche per un pubblico più giovane, mantenendo salda la connessione con la musica dal vivo.
Libri, palchi e progetti
La sua attività ha incluso direzioni orchestrali in contesti differenti, dai teatri alle produzioni speciali, e la divulgazione del proprio pensiero musicale attraverso progetti editoriali e collaborazioni. Tra le sue iniziative si ricordano lavori che hanno valorizzato l’orchestra come centro espressivo, con attenzione all’educazione musicale e alla coralità dei linguaggi.
L’ultimo saluto
La scomparsa è avvenuta al San Camillo di Roma, dove era ricoverato in seguito a un peggioramento rapido, con comunicazioni diffuse alle redazioni da fonti sanitarie e familiari. Le testate hanno riportato disposizioni della famiglia per esequie in forma privata, nel rispetto della riservatezza in questo momento.
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