Carlo Conti sogna Vasco a Sanremo: “Albachiara” come apertura
In diretta a Radio2 Stai Serena, Carlo Conti, direttore artistico e conduttore di Sanremo 2026, ha confessato che l’ospite dei sogni è Vasco Rossi e che gli piacerebbe aprire il Festival con “Albachiara”, un inizio pensato come simbolo pop che parla a tutte le generazioni.
Ha rivelato di aver condiviso questo desiderio con il rocker anche dopo un suo concerto, riconoscendo però che potrebbe restare un sogno, pur di quelli capaci di accendere l’immaginazione del pubblico dell’Ariston.
Il contesto: la chiamata su Radio2
Il desiderio è stato raccontato nella telefonata a Radio2 Stai Serena, il programma di Serena Bortone con Massimo Cervelli, a conferma di un’idea coltivata e dichiarata con semplicità e ambizione.
L’immagine di Vasco che apre Sanremo sposta subito la narrazione del Festival su un terreno emotivo forte, dove la memoria collettiva incontra l’evento live più seguito d’Italia.
L’omaggio a Pippo Baudo e la lezione dei maestri
Nello stesso intervento, Conti ha ricordato la standing ovation per Pippo Baudo all’Arena, definendolo “il maestro, il re, il faro”, un tributo che mette a fuoco il rapporto con la storia della tv italiana.
Reduce dai Tim Music Awards, il direttore artistico ribadisce così una linea editoriale che guarda avanti senza dimenticare i capisaldi che hanno costruito il mito di Sanremo.
Sanremo 2026: “belle canzoni” dai Big
Guardando all’edizione 2026, Conti ha fatto sapere al Tg1 che sono già arrivate proposte solide dai futuri Big, tanto da rendere la selezione “difficile” e molto competitiva.
La lista dei partecipanti resta top secret, nonostante i recenti rumors, fino all’annuncio tradizionale al Tg1, ma il quadro che emerge è quello di un cast variegato e popolare, in linea con l’identità del Festival.
Scelte musicali e tempi di annuncio
La macchina è in moto con ascolti in corso e un percorso di selezione che privilegia la qualità dei brani, vero cuore dello show, prima ancora di ospiti e contorno.
Come da prassi, i nomi saranno svelati nel telegiornale di dicembre, mantenendo alta l’attenzione e scandendo l’attesa con comunicazioni ufficiali.
Sanremo Giovani: età fino a 28 anni
La novità più concreta riguarda Sanremo Giovani: l’età per partecipare sale a 28 anni, ampliando il bacino e intercettando una generazione artistica che oggi matura in tempi più lunghi.
Il regolamento prevede che alla finalissima del 14 dicembre approdino due artisti da Sanremo Giovani e due da Area Sanremo, per un totale di quattro ingressi all’Ariston.
Un trampolino che funziona
Conti ha rivendicato l’efficacia del format come “trampolino” per moltissimi artisti, spiegando il senso di una scelta che allarga le opportunità senza snaturare il percorso di crescita.
Le nuove soglie anagrafiche valorizzano carriere in evoluzione e offrono una vetrina nazionale a progetti già maturi, a beneficio del livello complessivo della competizione.
Perché l’“Albachiara” di Vasco cambierebbe l’apertura
L’idea di aprire con Vasco è più di un sogno: è una dichiarazione d’intenti artistica, capace di fondere mito e presente con un brano-icono che ha plasmato l’immaginario italiano.
Un simile opening darebbe al Festival un carattere immediatamente riconoscibile e popolare, allineato alla visione di Conti che coniuga memoria, spettacolo e canzoni forti.
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