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È morto il re della moda Giorgio Armani

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Il mondo della moda e della cultura piange la scomparsa di Giorgio Armani, morto il 4 settembre 2025 a Milano all’età di 91 anni. Fondatore dell’impero Armani nel 1975, è stato considerato il simbolo assoluto dell’eleganza italiana, capace di trasformare un marchio in una vera e propria icona globale. Conosciuto in tutto il mondo come “Re Giorgio”, ha costruito un impero da oltre 2,3 miliardi di euro di fatturato annuo, mantenendo fino all’ultimo il controllo creativo del brand.

La sua morte arriva a pochi mesi dal 50° anniversario della maison, celebrato nel 2025 con eventi e mostre che ne hanno raccontato la storia. Armani aveva saltato, per la prima volta nella sua carriera, le sfilate di giugno alla Milano Men’s Fashion Week a causa di problemi di salute. Una decisione che aveva già destato preoccupazione nel mondo della moda.

Una carriera che ha segnato la moda mondiale

Nato a Piacenza l’11 luglio 1934, Giorgio Armani iniziò la sua carriera lavorando come vetrinista e buyer alla Rinascente, prima di approdare a Cerruti. Nel 1975 fondò insieme a Sergio Galeotti la Giorgio Armani S.p.A., destinata a diventare una delle maison più prestigiose al mondo. Negli anni, il marchio si è espanso in tutti i settori: dal ready-to-wear all’haute couture (Armani Privé), fino ad accessori, arredamento, cosmetici e hotellerie di lusso.

Armani ha rivoluzionato il concetto di eleganza maschile e femminile, vestendo celebrità internazionali e firmando outfit iconici per il cinema, la musica e i red carpet di Hollywood. Tra i suoi clienti più fedeli attori come Richard Gere e Cate Blanchett, oltre a star della musica e dello spettacolo.

L’eredità e i funerali

Secondo quanto comunicato dalla maison, è prevista una camera ardente a Milano durante il weekend, seguita da un funerale privato. La scomparsa di Armani segna la fine di un’epoca, lasciando un vuoto enorme nel mondo della moda e della cultura internazionale.

Giorgio Armani e il Festival di Sanremo

Tra i tanti palcoscenici che hanno visto brillare le sue creazioni, anche il Festival di Sanremo ha avuto un ruolo speciale nel legame con Armani. Negli anni, numerosi protagonisti del Festival hanno calcato il palco dell’Ariston indossando abiti della maison.

Nel 2016 fu la volta di Nicole Kidman, ospite internazionale, che indossò un abito su misura firmato Giorgio Armani, attirando l’attenzione dei media di tutto il mondo. Nel 2023 Gianni Morandi, co-conduttore al fianco di Amadeus, ha scelto smoking e completi Armani, così come diversi artisti in gara, tra cui Ultimo e Mara Sattei, che hanno vestito Emporio Armani e Giorgio Armani Privé. Nel 2024 la cantante Clara ha sfilato sul palco con un elegante abito della maison, mentre nel 2025 è stata la co-conduttrice Miriam Leone a incantare il pubblico con una creazione Armani Privé. È sempre stato tra i brand di moda più apprezzati tra gli artisti in gara, i conduttori e gli ospiti, condividendo il primato più volte con Dolce & Gabbana.

Questi momenti hanno consolidato il legame tra Armani e Sanremo: non si è mai trattato di una sponsorship ufficiale, ma di un rapporto sartoriale e creativo, in cui il brand ha saputo elevare la bellezza e lo stile del Festival, trasformandolo in una passerella parallela alla moda internazionale.

L’eredità di Giorgio Armani all’Italia

La morte di Giorgio Armani segna una perdita incalcolabile per l’Italia e per il mondo. Oltre a lasciare un’eredità stilistica senza paragoni, ha contribuito a rendere indimenticabili momenti di grande spettacolo come il Festival di Sanremo. Il suo nome resterà per sempre sinonimo di eleganza, rigore e bellezza senza tempo.

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