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Sanremo 2026 nel mirino di Mediaset. Pier Silvio Berlusconi prepara una controprogrammazione per sfidare Rai

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La tregua non scritta tra Rai e Mediaset sembra essere ormai saltata: la sfida di ascolti tra La Ruota della Fortuna e Affari Tuoi ha riacceso una concorrenza frontale, con l’ipotesi di controprogrammazione persino durante il Festival di Sanremo 2026 sul tavolo di Pier Silvio Berlusconi.

L’aria è cambiata

Per mesi si è parlato di un tacito equilibrio tra Rai e Mediaset per fronteggiare l’ascesa del Nove, ma questo patto è ora archiviato e lascia spazio a una competizione serrata su ogni slot strategico del palinsesto. Il successo estivo de La Ruota della Fortuna e la spinta sul preserale hanno infranto la quiete, riaccendendo la storica “guerra” degli Auditel con Affari Tuoi come controparte privilegiata. L’Espresso, citato da più testate, indica proprio questa escalation come la miccia che ha rimesso la rivalità al centro della stagione televisiva.

La miccia: mosse, passaggi e simboli

Secondo Dagospia, l’innesco sarebbe stato duplice: da un lato la performance di La Ruota della Fortuna, dall’altro l’approdo di Barbara d’Urso a Ballando con le Stelle, mossa simbolica che rompe vecchi equilibri tra i due poli televisivi. Al quadro si sommano gli spostamenti di volti e dirigenti, come il passaggio dell’ex dirigente Rai Federica Lentini alla Fascino di Maria De Filippi, segnali chiari di un mercato in forte rimescolamento. La combinazione di colpi di palinsesto e transiti eccellenti ha spinto entrambe le aziende a irrigidire le strategie competitive in vista dei picchi d’ascolto autunnali e invernali.

Sanremo nel mirino

Il tabù dell’Ariston potrebbe cadere: l’ipotesi al vaglio è una vera controprogrammazione Mediaset durante la settimana di Sanremo, una mossa che storicamente pochi hanno osato tentare. Le analisi di settore parlano di un progetto “anti-Sanremo” complesso ma possibile, con l’obiettivo di erodere quote di pubblico in serate chiave senza rinunciare alla propria identità editoriale. La difficoltà è evidente: il Festival resta il termometro dell’intera stagione Rai, ma la linea del fuoco è ormai tracciata e il contesto 2025/26 è diverso dai tentativi passati.

Le lezioni del 2025

Già nel 2025 Mediaset aveva testato palinsesti alternativi nella settimana del Festival, segnalando la volontà di non “azzerare” del tutto l’offerta e di presidiare target specifici con film, factual e reality in serate selezionate. La scelta di difendere alcuni appuntamenti cardine, come il reality del giovedì, ha indicato una via “chirurgica” alla controprogrammazione che potrebbe essere rifinita nel 2026. L’obiettivo non è scardinare l’evento, ma intercettare platee residuali e fidelizzarle su canali e serate meno presidiate dal Festival.

Sanremo 2026: date e annuncio dei Big

L’edizione 2026 è prevista al Teatro Ariston da martedì 24 a sabato 28 febbraio, confermando la tradizione delle cinque serate nella settimana di fine febbraio. Sul fronte cast, le anticipazioni convergono su una finestra di inizio dicembre: il 7 dicembre 2025, durante il TG1 delle 13:30, Carlo Conti potrebbe svelare l’elenco ufficiale dei Big in gara, come da prassi consolidata. Nel frattempo, la macchina selettiva è già in moto, tra regolamento Giovani aggiornato e ascolti delle proposte destinate a comporre un cast popolare e trasversale.

Perché la sfida conta

Il preserale è diventato il terreno dove si misura il “momentum” dell’azienda, e il duello La Ruota della Fortuna vs Affari Tuoi ha mostrato quanto un singolo slot possa orientare percezione e traino del prime time. Portare quella logica nella settimana sanremese significa provare a cambiare le regole del gioco, anche solo spostando frammenti di pubblico in serate mirate. Se la controprogrammazione sarà realmente messa in campo, la stagione 2025/26 potrebbe diventare il laboratorio più audace dell’ultimo decennio televisivo italiano.

Cosa aspettarsi ora

Nei prossimi mesi l’attenzione sarà doppia: da un lato le mosse Mediaset su prime time e controprogrammazione, dall’altro il cantiere artistico di Conti verso un cast capace di tenere insieme tradizione e nuove tendenze. La guerra di posizione tra i due broadcaster continuerà a passare per volti, format e scelte tattiche, con il Nove a fare da terzo incomodo strategico in termini di share e posizionamento. A dicembre, l’annuncio dei Big offrirà il primo test narrativo della kermesse, mentre i palinsesti invernali diranno se la sfida all’Ariston è solo ipotesi o un piano pronto a scendere in campo.


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