Il Comune di Sanremo ha ufficialmente avviato la procedura per selezionare un nuovo soggetto incaricato di organizzare e trasmettere in chiaro il Festival della Canzone Italiana per le edizioni 2026, 2027 e 2028. L’iniziativa prevede anche la possibilità di estendere l’accordo fino a un massimo di due ulteriori anni.
Festival di Sanremo: si apre alla concorrenza nel rispetto delle norme
Il percorso nasce da una decisione del Tar della Liguria, che nel dicembre 2024 ha annullato l’assegnazione diretta a Rai, ritenendola contraria ai principi di concorrenza. Il provvedimento ha costretto il Comune a predisporre un iter trasparente, composto da due fasi: una iniziale selettiva tramite manifestazione di interesse, seguita da una fase negoziale in cui verranno definiti i termini contrattuali con il soggetto selezionato.
Requisiti richiesti ai partecipanti
La gara è rivolta esclusivamente a soggetti in possesso di un canale generalista nazionale in chiaro, abilitati alla diffusione audiovisiva e con comprovata esperienza nell’organizzazione di eventi di grande rilevanza. Tra i criteri di valutazione figurano la proposta artistica, la valorizzazione dei marchi ufficiali del Festival e la capacità di mantenere la continuità culturale e storica della manifestazione.
Aspetti economici della convenzione
Il nuovo partner dovrà garantire un corrispettivo minimo annuo di 6,5 milioni di euro al Comune, oltre a una quota non inferiore all’1% sugli incassi pubblicitari e sui ricavi collegati all’uso dei marchi concessi. La proposta economica sarà parte integrante della valutazione finale.
Le reazioni di Rai e del settore discografico
La pubblicazione dell’avviso ha generato tensioni con l’attuale emittente storica, Rai, che ha diffidato il Comune dall’autorizzare l’uso dei marchi a soggetti terzi. Secondo Viale Mazzini, il format del Festival sarebbe strettamente legato all’identità editoriale Rai, rendendo impossibile qualsiasi utilizzo da parte di altri broadcaster.
Anche FIMI, che rappresenta le principali etichette discografiche italiane, ha espresso riserve. In una nota, l’associazione sottolinea come l’avviso non riconosca adeguatamente il contributo della filiera musicale nella riuscita del Festival. La richiesta è chiara: garantire un rimborso economico equo alle imprese del settore per sostenere la partecipazione.
Prossimi passi: tempi e modalità di partecipazione
Gli operatori interessati hanno 40 giorni di tempo a partire dal 9 aprile per presentare i propri progetti. Sarà poi una commissione incaricata a esaminare le proposte e selezionare quella più adatta a rappresentare e valorizzare il Festival della Canzone Italiana nei prossimi anni.
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