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Linus critica il Sanremo di Carlo Conti: “Non resterà nulla, solo Cuoricini”

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Il Festival di Sanremo si è concluso da diverse settimane, ma il dibattito sulla sua eredità continua. Linus, direttore artistico di Radio Deejay, ha espresso un’opinione diretta: gran parte delle canzoni in gara non ha lasciato traccia duratura, trovando conferma di fatto nella statistica e nei numeri della FIMI, come riportato in un nostro articolo di qualche giorno fa. Intervistato dal Messaggero, il conduttore ha espresso perplessità sul valore musicale emerso dall’ultima edizione, sottolineando come solo “Cuoricini” dei Coma Cose abbia realmente qualcosa da dire nel tempo.

Secondo Linus, i brani che hanno dominato la classifica non sono riusciti a imporsi nel panorama musicale italiano. Il vincitore Olly? Interessante, ma da valutare con calma. Lucio Corsi e Brunori? Due artisti già noti, con produzioni passate più incisive rispetto a quelle proposte all’Ariston.

La stagione di Sanremo e il valore delle canzoni nel lungo periodo

Quando un brano riesce a sopravvivere al passare dei mesi, si può parlare di successo vero. Linus evidenzia invece una mancanza di profondità musicale in molti pezzi di Sanremo 2025. L’impressione è che ci si trovi in un periodo di passaggio, dove il festival genera attenzione e spettacolo, ma meno canzoni destinate a durare.

Questo tipo di riflessione apre un interrogativo importante: che cosa rimane davvero delle edizioni recenti del Festival? Secondo il direttore di Radio Deejay, non molto. E non è solo una questione di gusti, ma di reale impatto culturale e artistico.

Radio, carriera e un possibile addio

Oltre alla musica, Linus ha parlato anche del suo futuro personale e professionale. Con un contratto in scadenza nel giro di un anno, il pensiero della pensione non è più remoto. Dopo una carriera lunga e ricca di successi, arriva il momento delle valutazioni.

Un tema che emerge con forza è quello del riconoscimento. Linus fa parte di una generazione che ha segnato il mondo dello spettacolo, ma si è sempre percepito un passo indietro rispetto a chi ha lavorato in televisione. “Facciamo lo stesso lavoro, ma io sono sempre sembrato in Serie B”, ha detto senza filtri.

Il Festival tra critica e realtà

Le dichiarazioni di Linus accendono i riflettori su un tema importante: il valore autentico della musica sanremese. Al di là della classifica o dei numeri, resta la domanda centrale: quali canzoni entreranno davvero nella memoria collettiva?

Per il momento, almeno secondo una voce autorevole del settore radiofonico, la risposta sembra essere una sola: pochissime. E se Sanremo vuole tornare a essere una fucina di brani iconici, forse dovrà ripensare al suo ruolo nella scena musicale italiana.


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